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Formazione sulle classificazioni e sul loro uso

Il Centro Collaboratore italiano dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per la Famiglia delle Classificazioni Internazionali progetta e realizza percorsi formativi per il corretto utilizzo delle classificazioni internazionali in ambito sanitario, sociale, delle politiche del lavoro e dell'istruzione avvalendosi di un gruppo selezionato di formatori.

Sul Portale Italiano delle Classificazioni sono pubblicati i materiali formativi a disposizione degli utenti.

 

Riflessione minima, di Lucilla Frattura

La formazione sulle classificazioni sanitarie internazionali e sul loro uso  (ICD, Classificazione statistica internazionale delle malattie e dei problemi correlati alla salute, e ICF, Classificazione  internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute) non è attualmente parte di una strategia nazionale funzionale all'implementazione delle classificazioni nel SSN. Sono in uso classificazioni diverse in segmenti diversi dell’assistenza sanitaria.

Ai fini della codifica delle condizioni patologiche, l’uso dovrebbe essere supportato da sistemi di supporto alla codifica che permettano di accedere all’intero patrimonio lessicale della classificazione espresso dall’indice alfabetico più che dalle categorie a tre, quattro e cinque caratteri. Le classificazioni, infatti, a differenza delle nomenclature e delle terminologie, raggruppano concetti. Non è raro che un termine codificato in una classificazione internazionale abbia termini inclusi ed esclusi che rischiano di non venire tenuti in considerazione in applicativi gestionali che presentano solo le categorie dell’albero gerarchico.

Questo vale per ICD-9-CM, attualmente in uso nel setting ospedaliero e per ICD-10, arrivata alla quinta edizione nel 2016 che sarà disponibile in traduzione italiana curata da noi. Nella nostra esperienza ci è spesso capitato di dover lavorare prima di tutto a "sganciare" la codifica dalla formulazione diagnostica, poichè in molti casi coincidente. la codifica clinica, infatti, permettere di sisntetizzare attraverso le categorie di una classificazioni informazioni sanitarie (comprese quelle sulle patologie) presenti in documenti sanitarie utilizzando le classificazioni e le loro regole.

ICD-10 viene usata in alcuni segmenti assistenziali (salute mentale adulti e minori, dipendenze patologiche) in versioni non aggiornate e in assenza della conoscenza dell’intero impianto classificatorio e delle regole di codifica generali.

Un mondo a parte è quello di ICF, implementato dalle regioni in modo autonomo e usato in setting clinici, riabilitativi, educativi, in assenza di una definizione standard di raccolta dati. Sarebbe necessario avviare un serio programma di formazione su come usare ICF nella “valutazione del funzionamento/disabilità basata su ICF”, a sua volta vera e propria nuova disciplina. Anche in questo caso, è fondamentale "sganciare" la valutazione del funzionamento/disabilità dalla sua codifica.

Negli ultimi dieci anni abbiamo affrontato entrambi i fronti formativi, partendo dalla messa a punto dei gap formativi di contesti regionali come il Piemonte o l’Emilia Romagna, che hanno voluto innovare le modalità in uso di ICD-10 nei servizi per l’età evolutiva e nei servizi per la salute mentale. Ci siamo cimentati con la formazione alla “valutazione del funzionamento/disabilità basato su ICF”, avendo messo prima a punto una metodologia valutativa che riformula e ripensa alle modalità con cui in Italia soggetti singoli e associativi si sono autoproposti come formatori all’uso di ICF. Abbiamo formato operatori sociosanitari, dell’inserimento lavorativo mirato e dell’inclusione scolastica in molte regioni italiane. In Friuli Venezia Giulia, a partire dal 2007, abbiamo esplorato modalità differenziate di formazione all’uso di ICF, e abbiamo intercettato un migliaio di operatori sociosanitari.

Il lavoro formativo da fare è notevole. 

in questa sezione del portale presentiamo solo alcuni materiali formativi e forniamo alcuni esempi di programmi formativi realizzati.

Per esigenze specifiche, è necessario concordare tempi, modi e finalità formative.

 

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